La quercia rossa d’America è una pianta appartenente alla famglia delle fagaceae. Conosciuta semplicemente come quercia rossa per via della colorazione rossastra che assumono le foglie prima di cadere all’arrivo dei freddi invernali, è un po’ la pianta simbolo della stagione autunnale.
Originaria delle regioni orientali degli Stati Uniti e del canada, la quercia americana è stata introdotta in tutta Europa e in Italia come pianta ornamentale. Impiegata nei parchi per la sua capacità di crescere rapidamente e per il suo portamento maestoso, questo albero riesce a raggiungere di media un’altezza che va dai 10 ai 12 metri con picchi nel loro habitat perfetto di 20-25 metri.
Essendo alberi dalla chioma larga e fitta, sono lìideale per ottenere una bella ombreggiatura, tuttavia a meno di non possedere un giardino grande è meglio non pensare alla sua coltivazione: correreste il rischio di “soffocare” tutto il resto della vegetazione.
Il tronco è diritto con rami disposti in palchi regolari con una corteggia grigio chiaro molto liscia. Si differenzia un po’ dalle nostre quercie per via delle foglie grandi, lunghe anche 20 centimetri, provviste di picciolo lungo almeno 2- 3 centimetri.
Molto interessante è la Quercus coccinea che si distingue per le foglie lucenti, più profondamente lobate e la Quercia delle paludi (specie botanica Quercus palustris) con foglie incise profondamente a lobi quasi cuneati.
Il luogo migliore per la coltivazione di questa pianta è a clima temperato-freddo, quindi nel Sud Italia è sconsigliata. Va bene qualsiasi terreno, con preferenza però per quello profondo e fresco. Tuttavia si adatta anche a quelli argillosi e compatti o sciolti o sabbiosi. Non c’è differenza tra la collina o la pianura, ma meglio inverni molto rigidi ed estate calde che inverni miti e estati afose.