La lavastoviglie è da diversi decenni parte integrante della vita quotidiana delle famiglie italiane. Un suo corretto funzionamento o un suo problema rischiano di riflettersi in maniera sostanziale sulla quotidianità dei suoi fruitori. La manutenzione della sua gestione, meglio se eseguita da personale specializzato come i nostri operatori, diventa basilare, soprattutto per evitare la rottura di alcuni pezzi.
La pulizia del filtro, l’utilizzo della giusta quantità di sapone e il dosaggio del sale al suo interno sono elementi basilari da tenere sotto controllo. Parliamo in particolare di quest’ultimo elemento. Esso dimostra la sua utilità nel gestire il calcare che potrebbe formarsi all’interno della lavastoviglie a causa della durezza dell’acqua.
Il sale nella lavastoviglie non può essere aggiunto a caso. E’ necessario conoscere quanto effettivamente l’acqua sia calcarea, ed in base al suo livello decidere la giusta quantità. Quello che molte persone ignorano, oltre al grado di durezza dell’acqua, è anche il fatto che ogni produttore del sale per lavastoviglie indica dosaggi differenti in base all’acqua ed alla tipologia di dispositivo.
Una volta compresa la quantità di sale nella lavastoviglie da impiegare, bisogna ricordarsi di ripetere quest’operazione almeno ogni venti giorni. I modelli di elettrodomestico più avanzati dispongono di alcuni mezzi per avvertire il fruitore che il livello del sale sia drasticamente calato: suoni, spie che si accendono.
E’ bene assecondarle, al fine di mantenere il dispositivo in perfetto funzionamento, a prescindere dal prezzo del sale o di qualsiasi altro possibile intoppo. Il normale sale fino da cucina si può utilizzare una sola volta in caso di emergenza, se non si desidera utilizzare i nostri servizi per le normali operazioni di manutenzione.
Un suo utilizzo, inoltre, eliminando il problema del calcare automaticamente mantiene a livelli molto alti l’efficienza dell’elettrodomestico, consentendo a chi usufruisce della lavastoviglie di risparmiare molto in quanto a consumi.