I conigli adulti, specialmente se dello stesso sesso, non possono convivere nella stessa gabbia perché litigherebbero senz’altro. Maschio e femmina possono vivere insieme solo a scopo riproduttivo.
L’ideale è allevarli in gabbie all’aperto, purché poste in un punto riparato, o in un ripostiglio ben ventilato. Non è possibile invece tenerli in garage – poiché le esalazioni di gas li ucciderebbero -, mentre nelle serre o in casa risentirebbero molto del caldo. I conigli dovrebbero poter disporre, oltre che della loro gabbia, di uno spazio recintato erboso dove correre. Salvo che il recinto non sia particolarmente sicuro, badare che non scappino o che non vengano molestati da cani o gatti.
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La gabbia
Deve essere sufficientemente spaziosa da consentire al coniglio di distendersi e di rizzarsi sulle zampe posteriori (I in di lunghezza 60 cm di larghezza e 50 cm d’altezza). E consigliabile che sia isolata dal terreno, e quindi dall’umidità e dal gelo. Il tetto della gabbia deve avere una pendenza di circa 5 cm, dal davanti verso il dietro, deve essere ricoperto di feltro e sporgere attorno a tutta la gabbia, formando sul davanti una piccola tettoia di 7-8 cm.
La “zona notte-zona parto” occuperà un terzo della gabbia e verrà isolata da un solido sportello. La gabbia dovrà avere un’apertura in rete metallica di 15 cm circa. Entrambi gli sportelli saranno muniti di chiusura. Assicurarsi che all’interno della gabbia non ci sia nulla che possa ferire il coniglio; la rete metallica infatti va inserita nella cornice dello sportello.
Se il pavimento è leggermente inclinato verso il lato posteriore, dove sia stato posto uno scolo, ciò agevolerà senz’altro i lavori di pulizia della gabbia.
Alimentazione
Dare da mangiare ai conigli due volte al giorno e sempre alla stessa ora. La prima volta regolarsi osservando la quantità di cibo che riescono a mangiare in mezz’ora, quindi mantenere in futuro quello stesso dosaggio. Munire la gabbia di una mangiatoia di terracotta, in cui ogni giorno si metterà sia fieno sia paglia, erba, foglie di cavolo, germogli, lattuga (non troppa), carote, rape e cime di rapa. Non dare mai patate o fagioli ed evitare le margherite e i ranuncoli. Assicurarsi che le erbe raccolte non siano state di recente spruzzate con insetticidi.
Non nutrire mai un coniglio con erba tagliata, salvo che non sia freschissima (non deve essere stata ammucchiata a fermentare), e comunque in quantità limitata. Molti conigli gradiscono anche gli avanzi della tavola, come qualche mela o bucce di patate, comunque non alimenti cucinati o conditi. Nei negozi per animali si possono trovare prodotti specifici per roditori, per quanto i conigli preferiscano alimenti naturali. Hanno bisogno anche di acqua fresca: a tale scopo, usare una grossa ciotola o un abbeveratoio.
Non ci si meravigli se i conigli mangiano le proprie feci: ciò fa parte di un normale processo digestivo.
La pulizia della gabbia
Rivestire il fondo della gabbia con fogli di giornale su cui si stenderà paglia, o sabbia o trucioli, lasciando scoperto solo il punto in cui si troverà la mangiatoia. Pulire la gabbia una o due volte la settimana e piú di frequente se ci sono i piccoli.
Come prendere in mano un coniglio
Afferrarlo sotto l’addome e rapidamente reggerlo con l’altra mano da sotto. Appoggiarlo al petto sostenendogli testa e orecchie. Fare movimenti lenti e pacati, perché gesti o rumori improvvisi lo spaventerebbero, e in seguito farsi accettare nuovamente diventerebbe un problema. Non reggerlo mai per le orecchie: è crudele e inutile.
I coniglietti
Una femmina partorisce circa 31 giorni dopo l’accoppiamento. Una settimana prima del parto assicurarsi che abbia a disposizione fieno e paglia in abbondanza perché possa lei stessa prepararsi il nido nel quale metterà anche pelo strappato dal petto. I piccoli nascono ciechi e senza pelo e non lasciano il nido per 2 o 3 settimane: in tale periodo non disturbarli assolutamente. Assicurarsi che la coniglia abbia molto cibo e acqua mentre allatta. Non allontanare i piccoli dalla madre fino a che non avranno almeno 6 settimane.