Siamo nel periodo ideale per la pesca delle seppie, un tipo di cefalopode, che ha il suo habitat sui fondali rocciosi, misti a sabbia o fango. Se intendi sapere in che modo si effettua la pesca, quali siano le migliori condizioni climatiche, quali le attrezzature di cui devi disporre, oltre che il tipo di esca particolare e altro ancora, leggi la guida.
Comincio con l’esplicitarti quali debbano essere le condizioni ottimali per la pesca delle seppie. Un’accortezza non insignificante è quella di scegliere le giornate in cui il mare si presenta calmo e con le acque limpide, o al massimo appena appena torbide. Sappi che le seppie cacciano “a vista”, quindi in caso di un mare con acque molto sporche o con le mareggiate, esse non vedrebbero l’esca.
Come orario puoi scegliere sia il primo mattino che il tardi pomeriggio. Puoi pescare anche di sera, ma dovresti disporre di esche luminose, lampeggianti. Ti è possibile operare sia con una pesca da terra (e quindi a riva) che con una pesca dalla barca. Nell’uno e l’altro caso, una volta individuata la zona di pesca, per avere risultati più apprezzabili, è necessario che tu metta in campo un “movimento”.
In che senso? Spesso è necessario esplorare un ampia zona di mare per cercare le seppie ad una ad una. Quindi se stai pescando a riva, devi camminare nell’acqua per sondare più punti. La stessa cosa se peschi in barca, devi farla scarocciare lentamente dalla corrente. Quali attrezzature devi avere a disposizione? Ti serve una canna Spinning o Bolentino.
L’esca deve essere quella artificiale, a forma di grosso gamberone sui colori arancio, rosso o verde. Quest’ultimo massimamente se la giornata si presenta nuvolosa. Scegli l’artificiale che abbia sul ventre un piombino sui 3gr circa, in modo che ci sia più possibilità di scendere a fondo. E’ importante altresì che tu disponga di un capiente secchio che serva per scaricarvi dentro la seppia.
Una volta catturata, devi usare molta cautela nel recuperarla, badando innanzitutto a non staccarla dall’amo con le mani. Portala invece, con spostamenti lenti, sempre attaccata all’esca, fino al secchio e qui, con uno strattone energico, lasciala cadere all’interno. Non ti preoccupare…. si staccherà facilmente in quanto l’artificiale all’estremità è privo di ardiglione, ha solamente degli ami a spillo.
Per ultimo t’indico la procedura di come effettuare questo tipo di pesca. E’ molto semplice e fattibile. Una volta che hai lanciato l’esca il più lontano possibile, sondando ovviamente quanti più punti di fondali ti sarà possibile, comincia lentamente a far muovere l’artificiale sulla sabbia con dei piccoli scatti. Ti servirà a catturare l’attenzione delle seppie.
Una volta che essa “si è posata” sull’esca (avvertirai un anomalo appesantimento della canna) è necessario che tu dia una piccolissima quanto decisiva ferrata, che servirà a fare in modo che gli ami a spillo penetrino nei tessuti della Seppia. Una volta inlamata, devi recuperarla e portarla verso il secchio, secondo le modalità che ti ho enunciato precedentemente.