In casa lo spazio non basta mai, se siete sempre alla ricerca di nuove aree per ampliare la vostra abitazione siete capitati nel “post” giusto. Non molti sanno della possibilità di sfruttare il tetto come nuova stanza e spesso si rinuncia a quest’opportunità perché la si considera dispendiosa o perché si teme di dover affrontare lungaggini burocratiche per ottenere i permessi giusti.
Altre volte semplicemente non si è informati a sufficienza sulle possibilità per sfruttare la propria abitazione.
Il recupero del sottotetto, infatti, è una reale opportunità che non richiede lavori eccessivamente invasivi e l’utilizzo di macchinari ingombranti ma solo la capacità di bravi costruttori e la progettazione di esperti geometri, oltre a un occhio di riguardo per il rispetto della legge sul recupero dei sottotetti.
Prima di iniziare qualsiasi opera sarebbe sempre opportuno fare diversi preventivi per il recupero del sottotetto affidandosi a imprese capaci di offrire il meglio a un prezzo veramente accessibile e in grado anche di offrire la documentazione e i consigli giusti per accedere a contributi statali e regionali in modo da alleggerire la spesa e fare le cose in regola.
Regole da osservare per recuperare un sottotetto
Per tranquillizzare i più ansiosi iniziamo con il dire che principalmente quando cominciate a edificare un sottotetto, non siete necessariamente dei costruttori abusivi. L’ampliamento volumetrico delle abitazioni è concepito da appositi regolamenti governativi chiamati “piani casa”.
Tuttavia lo stato ha demandato ai comuni e alle regioni la possibilità di varare delle proprie leggi per il recupero dei sottotetti quindi le regole per l’ampliamento variano da Comune a Comune così come da regione a regione.
In questo particolare caso diventa quindi fondamentale consultare un esperto prima di metterci all’opera per analizzare la volumetria massima e l’altezza che possiamo sfruttare per il recupero dei sottotetti senza incorrere in sanzioni.
Recupero del sottotetto abitabile e non abitabile
Quando parliamo di recupero dei sottotetti una prima distinzione fondamentale da fare è quella tra sottotetto abitabile e non abitabile. Il recupero del sottotetto non abitabile in sostanza è considerato dalla legge come volume tecnico ed è rappresentato da quello spazio detto comunemente intercapedine dato dalla distanza tra il soffitto e il tetto.
Solitamente quest’area è adoperata per il passaggio di cavi o per installare, ad esempio, all’interno un impianto hi-fi, o un condizionatore dell’aria. In altri casi, questa intercapedine è più ampia ed ha una controsoffittatura più alta. Spesso è anche accessibile e consente, quindi, di avere uno spazio che potete adoperare come ripostiglio ma che non è abitabile. Tuttavia, a decidere e stabilire se uno spazio è abitabile è solitamente la volumetria del vostro sottotetto.
In altre parole lo spazio di altezza e larghezza della vostra mansarda o del vostro sottotetto. Secondo la legge per il recupero dei sottotetti a fare la differenza è proprio l’utilizzo d’uso di questo vostro vano. Ci sono tuttavia molte incertezze in merito e per non sbagliare è necessario consultare i regolamenti Regionali e Comunali che disciplinano e spiegano misure e altezza minima dei sottotetti.
Qui non sono riportate solo le misure ma anche le caratteristiche e soprattutto le regole base per creare uno spazio abitabile nel sottotetto. Molte persone, poi, riescono a sfruttare la cosiddetta camera d’aria tra il soffitto e il tetto, alzando le pareti e ricavando in questo modo un vano abitabile. Tuttavia, sta sempre nella buona fede del proprietario dichiarare un’area abitabile o meno e munirsi dei relativi certificati e permessi previsti dalla legge.
Rendere un sottotetto abitabile e applicare le norme per trasformarlo in una nuova stanza della vostra casa richiede l’applicazione delle regole regionali. Le regioni che hanno stipulato queste normative sono Campania, Sicilia, Calabria, Emilia Romagna, Basilicata, Lombardia, Liguria, Piemonte e Veneto. In Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia sono previsti, invece, altri tipi di normative.
Normativa per il recupero del sottotetto
Le normative per il recupero del sottotetto dei comuni sopra elencati sono molto simili tra loro e concordano quasi tutte sull’abitabilità dei sottotetti mentre differiscono solo per alcune piccolezze.
Nello specifico per rendere un sottotetto abitabile occorre un’altezza minima che può essere di 2 metri e 70 dal pavimento fino ad arrivare al soffitto e 2,4 per quelli di servizio. E’ consigliabile, tuttavia, prima di cominciare i lavori d’innalzamento delle pareti, consultare uno specialista capace di fare un progetto che non appesantisca l’intera struttura.
In questo caso il fai da te è sconsigliato perché in alcuni casi è previsto anche il consolidamento della struttura con appositi sostegni e pilastri atti ad aumentare la resistenza di portata delle nuova struttura.
Un’altra importante questione riguarda le detrazioni che potete ottenere per la costruzione del vostro sottotetto abitabile, che rappresentano dei veri e propri incentivi per la costruzione dei sottotetti. Infatti, i lavori in una struttura preesistente rientrano o possono rientrare nei lavori di ristrutturazione, nel qual caso è prevista la detrazione del 65-50% dell’Irpef dalla nuova legge di stabilità.
I permessi per costruire e regole per i sottotetti abitabili
Prima di cominciare le opere è opportuno sapere che per la legge si definisce sottotetto soltanto lo spazio superiore della casa. Al contrario non sono considerati sottotetti gli spazi aperti accessibili nella parte superiore dell’abitazione, come i terrazzi, anche se in parte recintati da pareti.
Anche le intercapedini definite come camere d’aria del tetto, se non vengono adeguate alle norme, non sono considerate come vano abitabile.
Per cominciare le opere del nostro nuovo vano mansardato bisogna chiedere la cosiddetta Dia, ovvero La Dichiarazione d’Inizio Attività, all’ufficio tecnico del proprio Municipio e se questo si trova all’ultimo piano di una appartamento di un palazzo bisogna anche avere il permesso dei condomini per costruire.
Cosa fare del vostro nuovo sottotetto
Potete decidere di destinare il vostro sottotetto a qualsiasi tipo di uso voi vogliate.
Ovviamente se il sottotetto è abitabile e avete il permesso di agibilità, dovreste anche dotare la vostra nuova area di una finestra o di un lucernaio da inserire nel progetto ed eventualmente creare un arredamento adatto a una mansarda. Mentre viceversa, se il sottotetto non è abitabile, potete usarlo semplicemente come ripostiglio per le vostre cose, oppure arredarlo come zona relax, studio, palestra o spazio per i vostri hobby.
In tutti questi casi, comunque, è sempre meglio studiare bene la normativa per il recupero del sottotetto della singola regione, perché ad esempio alcune di esse non prevedono la possibilità di alzare o modificare la pendenza del tetto quindi non potrete raggiungere la zona della copertura.
Tuttavia un professionista capace ha sempre la soluzione migliore per creare un sottotetto a regola d’arte. Arredare la vostra nuova stanza richiederà abilità e personalizzazione e anche un pizzico d’inventiva per esaltare e sfruttare al meglio la piccola stanza e decidere per una soluzione d’arredo magari lineare e meno ingombrante.